Notizie storiche

L’antichità 

In base ad alcuni ritrovamenti romanici nei pressi di Gramignazzo, possiamo affermare che già al tempo delle “Terramare”, sul Po erano numerosi gli insediamenti rivieraschi che sopravvivevano grazie alla pesca.

Il primo documento ufficiale in cui compare il nome di Sissa (da SIXIA, cioè “divisa” dal fiume Taro) risale ad alcune pergamene databili attorno all’anno Mille, che parlano di un piccolo centro abitato e di una torre quadrangolare.

In origine l’insediamento era di notevole dimensione e comprendeva l’abitato dell’odierna Sissa e della frazione vicina Palasone. In seguito a numerose piene del fiume Taro il paese si divise fino a formare due unità distinte. 

 

 

L’età dei Terzi

Fino al XIV secolo Sissa era un feudo affidato alla Chiesa di Parma, poi passò nelle mani dei Terzi, casato originario di Bergamo, cui la famiglia Visconti concesse, qualche tempo prima, di ristrutturare  una vecchia torre in riva al Po e di continuare a difenderla nel nome del Comune di Parma.

Sotto i Terzi, Sissa conobbe un periodo di grande ricchezza e prestigio, come dimostrano le testimonianze che confermano la costruzione di una grande rocca, che sostenne più di un attacco nemico e sulle cui basi sorge l’attuale maniero sede comunale.

Famiglia di valenti soldati e difensori dei Guelfi, nel Quattrocento i Terzi erano in guerra con la famiglia dei Rossi, signori, tra l’altro, di San Secondo. Nel 1409, avvenne nella nostra  zona  un fatto davvero singolare: Ottobono Terzi, condottiero di grande virtù e altrettanta malvagità, costrinse i contadini di Fontanellato e Sissa (comprese alcune frazioni limitrofe) ad arare tutti i campi di frumento del feudo dei Rossi.

In seguito all’uccisione di Ottobono, per mano di Michele Attendolo Sforza, cominciò per Sissa e per la famiglia Terzi la decadenza.

Nel 1450 il paese diventò Contea.

Un avvenimento tragico colpisce Sissa nel 1630: arriva, tramite il fiorente commercio fluviale del porto di Torricella, la  peste che già  insediava Milano e i territori lombardi.

Nel XVIII secolo l’ultimo erede della famiglia Terzi sposa la marchesa Corona Rangoni, che apporta numerosi cambiamenti alla vita di corte e all’architettura locale.

Dopo la Rivoluzione Francese, a Sissa si insediano un Podestà e una milizia. Di questo periodo ci giungono alcune indicazioni che il delegato francese Fiorile, fornì a Moreau de Saint Méry (l’allora Amministratore Generale degli Stati Parmensi per conto della Repubblica Francese)in visita a Parma: “a Sissa si contavano circa 200 abitanti per circa 6000 biolche di terra, c’erano pochi anziani e i delitti erano rari”.

Nel 1805, con la soppressione dei feudi, al Conte Terzi rimangono solo la rocca, alcune case e qualche terreno.

Alla fine del XIX secolo la rocca e le proprietà della famiglia passavano ai Raimondi, che a  loro volta, vendettero  tutto al Comune  per 45.000  lire nel 1900. 

 

 

I Sindaci del Comune di Sissa dal 1946 al _______ :

    • 28 Aprile 1945 MANINI GUIDO
    • 15 Aprile 1946 TESTI ORESTE
    • 07 Luglio 1946 FINARDI ERNESTO
    • 12 Dicembre 1948 FRATI PRIMO
    • 01 Luglio 1951 TESTI CESARINO
    • 05 Febbraio 1965 LORASCHI BRUNO
    • 05 Settembre 1975 PILETTI UMBERTO
    • 22 Aprile 1987 UBALDI EMILIO
    • 06 Marzo 1989 LAURINI GIORGIO
    • 28 Maggio 1990 CONSIGLI GIAN FRANCO
    • 14 GIUGNO 1998 FORNIA ANGELA
    • GRAZIA CAVANNA

 

 

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